Gestione documento AUTOFATTURA

By Basilio Speziale at luglio 30, 2022 12.12
Filed Under: Sette - Gestionale, Fattura elettronica, Nuove funzioni

Dal 1 luglio 2022, per gli acquisti di beni e servizi da fornitori non stabiliti nel territorio dello Stato, tutti noi dovremo comunicare i dati delle relativi a tali operazioni all’Agenzia delle Entrate tramite l’invio al sistema di interscambio (SDI) di Autofattura tramite documento XML contraddistinto dai codici TD17, TD18 e TD19 a seconda della tipologia di operazione effettuata.

 

Ma cosa è un’autofattura ?

L’autofattura è un documento con valenza fiscale, che certifica la spesa di un bene o servizio, in cui il soggetto trasmittente ed il destinatario corrispondono. Si tratta di un tipo di fattura molto particolare che prevede che l’obbligo di applicazione dell’Iva e dell’emissione di fattura sia a carico del destinatario. Vista la particolarità di questo documento, un’autofattura da emessa solo in casi particolari e strettamente codificati dalle normative fiscali.

In altre parole l'autofattura è un documento emesso da te cliente per conto del tuo fornitore. Questo significa che il tuo fornitore sarà il cedente e la tua anagrafica deve essere inserita come committente/cliente.

 

SETTE è in grado di gestire le tipologie di documenti autofattura xml TD17, TD18, TD19 oltre alla TD16 ed alla TD20 che come vedremo di seguito presenta delle particolari condizioni di applicabilità.

 

Ma vediamo per ogni uno dei casi una breve anche se non esaustiva descrizione ricavata dal documento “GUIDA ALLA COMPILAZIONE DELLE FATTURE ELETTRONICHE E DELL’ESTEROMETRO” distribuito da Agenzia delle Entrate.

 

Di seguito la sigla C/P indica il Cedente/Prestatore, mentre la sigla C/C indica il Cessionario/Commettente. Le due sigle tradotte dal burocratese al linguaggio da comune mortale altri non sono che il fornitore è il cliente.


TD16 - INTEGRAZIONE FATTURA DA REVERSE CHARGE INTERNO

 

Operazione interna effettuata in regime di inversione contabile, ai sensi dell’articolo 17 del d.P.R. n. 633/72. Il C/P ha emesso una fattura elettronica (ad esempio TD01 o TD02 o TD24) con uno dei sottocodici di N6, la quale deve essere integrata dal C/C, indicando aliquota e imposta dovuta. Per integrare la fattura ricevuta (la quale è normalmente una fattura elettronica) nell’ipotesi di reverse charge interno, il C/C può effettuare attraverso lo SDI l’integrazione della fattura (che con la fattura cartacea avveniva scrivendo sulla stessa) usando il tipo documento TD16, che sarà recapitato solo a se stesso (dato che è quest'ultimo a essere tenuto a integrare l'IVA in fattura).


TD17 - INTEGRAZIONE/AUTOFATTURA PER ACQUISTO SERVIZI DALL'ESTERO

 

Il C/P estero (anche residente nella Repubblica di San Marino o nello Stato della Città del Vaticano) emette una fattura per prestazioni di servizi al C/C residente o stabilito nel territorio nazionale indicando l’imponibile ma non la relativa imposta in quanto l’operazione, vista dal lato dell’emittente, è non soggetta ed è imponibile in Italia e l’imposta è assolta dal committente residente o stabilito in Italia.
Il C/C, ai sensi dell’articolo 17, secondo comma, del d.P.R. 26 ottobre 1972, n. 633, deve integrare il documento ricevuto (nel caso di servizi intracomunitari) o emettere un’autofattura (nel caso di servizi extra-comunitari) per indicare l’imposta dovuta che dovrà poi confluire nella propria liquidazione. Può, a tal fine, predisporre un altro documento, ad integrazione della fattura ricevuta dal soggetto passivo comunitario ed inviarlo tramite SDI con tipo documento TD17 che sarà recapitato al solo soggetto emittente.


TD18 - INTEGRAZIONE PER ACQUISTO DI BENI INTRACOMUNITARI

 

Il C/P residente in altro paese UE emette una fattura per la vendita di beni al C/C residente o stabilito nel territorio nazionale indicando l’imponibile ma non la relativa imposta in quanto l’operazione vista dal lato dell’emittente, è non imponibile nel Paese di residenza del cedente, mentre è imponibile in Italia e l’imposta è assolta dal cessionario.
Il C/C, ai sensi dell’articolo 46 del d.l. n. 331 del 1993, deve integrare il documento ricevuto per indicare l’imposta dovuta che dovrà poi confluire nella propria liquidazione. Può, a tal fine, predisporre un altro documento, ad integrazione della fattura ricevuta dal soggetto passivo comunitario, ed inviarlo tramite SDI con tipo documento TD18 che verrà recapitato solo al soggetto emittente (dato che è quest'ultimo ad essere tenuto ad integrare l'Iva in fattura).


TD19 INTEGRAZIONE/AUTOFATTURA PER ACQUISTO DI BENI EX ART. 17 C.2 D.P.R. 633/72


Il C/P estero emette una fattura per la vendita di beni già presenti in Italia (non sono quindi importazioni o acquisti intracomunitari) al C/C residente o stabilito nel territorio nazionale, indicando l’imponibile ma non la relativa imposta in quanto l’operazione vista dal lato dell’emittente, è non soggetta, imponibile in Italia e l’imposta è assolta dal cessionario.
Il C/C, ai sensi dell’articolo 17, secondo comma del d.P.R. 26 ottobre 1972, n. 633, deve integrare il documento ricevuto (nel caso di C/P intracomunitario) o emettere un’autofattura (nel caso di C/P extra-comunitario) per indicare l’imposta dovuta che dovrà poi confluire nella propria liquidazione. Può, a tal fine, predisporre un altro documento, contenente sia i dati necessari per l’integrazione sia gli estremi della fattura ricevuta dal fornitore estero, ed inviarlo tramite SDI con tipo documento TD19 che verrà recapitata solo al soggetto emittente.


TD20 AUTOFATTURA PER REGOLARIZZAZIONE E INTEGRAZIONE DELLE FATTURE (EX ART. 6 COMMI 8 E 9-BIS D. LGS. 471/97 O ART. 46 C.5 D.L. 331/93)


I Casi sono due:

  1. Il C/C nei casi riportati nell’articolo 6, comma 8, del d. lgs. n. 471/1997, ossia nel caso di omessa fattura da parte del cedente/prestatore o di ricezione di una fattura irregolare, previo versamento dell’IVA con F24 ove richiesto, deve emettere un’autofattura con tipologia “TipoDocumento” TD20, indicando l’imponibile, la relativa imposta e gli importi per i quali non si applica l’imposta. Nell’autofattura dovrà indicare come C/P l’effettivo cedente o prestatore e come C/C se stesso

  2. Il C/C nei casi riportati nell’articolo 46, comma 5 del d.l. n. 331/1993, ossia di un acquisto intracomunitario di cui all'articolo 38, commi 2 e 3, lettere b) e c), nel caso in cui non abbia ricevuto la relativa fattura entro il secondo mese successivo a quello di effettuazione dell'operazione oppure abbia ricevuto una fattura indicante un corrispettivo inferiore a quello reale, deve emettere un’autofattura nei casi delineati dalla medesima norma e può farlo trasmettendo allo SDI una tipologia “TipoDocumento” TD20, indicando l’imponibile, la relativa imposta e gli importi per i quali non si applica l’imposta. Nell’autofattura dovrà indicare come C/P l’effettivo cedente o prestatore e come C/C se stesso.

 

Per una maggiore comprensione dei casi di applicazione e del dettaglio sulle modalità di emissione dei vari tipi di documenti xml vi rimando alla lettura del documento di Agenzia delle Entrate sopra indicato ed o a suoi futuri aggiornamenti.

 

Versione 1.6: https://www.agenziaentrate.gov.it/portale/documents/20143/451259/Guida_compilazione-FE_2022-02-04.pdf/e6fcdd04-a7bd-e6f2-ced4-cac04403a768?version=1.2

 

Versione 1.8: https://www.agenziaentrate.gov.it/portale/documents/20143/451259/Guida_compilazione-FE-Esterometro-V1.8.pdf/c0aca469-4c4a-9b8d-048c-398412435c26

 

Importante:

Vista la “delicatezza” delle tipologie di documento descritte vi invito sempre a consultarvi con il vostro commercialista prima di procedere con l’emissione dello stesso

 

Pulsante “Mostra Password” da usare solo al riparo da sguardi indiscreti

By Basilio Speziale at giugno 17, 2022 20.15
Filed Under: Sette - Gestionale, Nuove funzioni

Implementata la nuova funzionalità di “Mostra la Password” per tutte quelle configurazioni dove è necessario che SETTE memorizzi una password per successivamente accedere ad un dato servizio, ad esempio la posta elettronica, senza doverla ogni volta digitare.

La funzione è implementata tramite un piccolo pulsante integrato alla destra del campo di inserimento, questo premette a SETTE di mostrerà la password in esso contenuta invece dei classici asterischi che ne nascondono il valore.

Vi ricordo che tale funzione essendo di fatto in grado di svelare una informazione sensibile va utilizzata con parsimonia e soprattutto lontano da occhi indiscreti ossia accertandosi che niente e/o nessuno stia guardando o stia utilizzando il programma senza esserne autorizzato.

Vi ricordo che è possibile regolamentare l’accesso a SETTE utilizzando delle credenziali nella forma di nome utente e password e che questo possono anche essere integrate con quelle utilizzate per l’accesso al PC.



Trattando di password due parole in più sono d’obbligo.

Quando decidete una nuova password o meglio imprecate sul fatto che un’applicazione vi costringe ad utilizzarne una, pensate cosa potrebbe succedere se la porta d’ingresso di casa vostra fosse priva di serratura o avesse una serratura del tutto inadeguata, in tal caso quale sarebbe la probabilità che vi svaligino casa ?

In una buona parte di casi di “attacchi hacker” il sistema attaccato praticamente era protetto da password banali o peggio quelle di default del dispositivo cosa che senza dubbio rende decisamente semplice all’attaccante il raggiungimento del suo scopo. Molto spesso ci si ritrova con il malvivente in “casa” grazie al fatto che gli sono state lasciate le porte aperte.

 

Un giochetto molto semplice da fare per capire la vulnerabilità delle vostre serrature è questo
Pensate a :

- La vostra data di nascita
- La data di nascita di una persona a voi cara (figlia/figlio, consorte e similari)

- Il nome o i nomi accorpati dei vostri figli

- Il nome del vostro amato cagnolino

- Il vostro sport preferito e/o squadra e/o campione del cuore

 

Potrei andare avanti per un bel po ma vi assicuro che i casi descritti sopra coprono almeno l’ottanta percento delle password oggi attive in tutto il pianeta, cosa che ovviamente rende la vita molto più semplice a chi voglia intrufolarsi nella vostra vita digitale.

 

Morale della favola !
Scegliete sempre password composte da lettere, numeri, simboli. Mischiate lettere maiuscole e minuscole e fate in modo che siano lunghe almeno 10 caratteri, cambiate spesso e soprattutto NON USATE LA STESSA PASSWORD per tutti i vostri account percheè se malauguratamente questa dovesse cadere in mani nemiche praticamente siete fritti.

So che password complesse risultano difficili da ricordare ma spero abiate capito qual'è l'alternativa.

Per completare il discorso vorrei fare un ultimo appello a tutti gli installatori di impianti di videosorveglianza, quando installate un DVR cambiate sta benedetta password di default e possibilmente non con la vostra data di nascita.

 

Invio email a supervisore in caso di errore su documento

By Basilio Speziale at aprile 03, 2022 19.48
Filed Under: Sette - Gestionale, Nuove funzioni

Vi siete mai chiesti se un programma per calcolatori può essere esente da errori ? Ovvero siamo sicuri che questi si comporti sempre in maniera corretta o comunque come ci si aspetta qualsiasi siano la condizioni d'ingresso e/o la catena di eventi generata.

Qualsiasi persona si occupi di informatica risponderà sicuramente “NO”, una risposta diversa può solo indicare che quella persona fa qualche altro mestiere e di software ne mastica veramente poco. Il corretto comportamento di qualsiasi software deterministico in risposta ad un generico evento a questi sottopo è sempre probabilistico ossia si ha una probabilità più o meno alta che questi faccia la cosa che ci aspettiamo.

Una delle cose che sicuramente distingue un programma fatto bene da uno fatto meno bene sono le metodologie usate per il suo sviluppo, queste devono mirare a ridurre quanto più possibile la probabilità di introdurre errori nel software oltre a permettere di intervenire per risolvere i malfunzionamenti senza introdurre altri problemi. Ovviamente una buona progettazione e una altrettanto buona implementazione fanno la loro parte nell'ottenere un prodotto quanto più possibile esente da comportamenti anomali.
Un programma è un sistema complesso e come tale può trovarsi in condizioni di ogni tipo e se incappa in una condizione non gestita ecco che salta fuori il comportamento anomalo.

Morale della storia è che con la probabilità di un malfunzionamento, bassa per quanto sia, comunque si deve convivere.

Nel contesto appena descritto uno dei meccanismi implementati in SETTE per la gestione degli errori imprevisti è quello di avvisare, tramite l'invio di un messaggio di posta elettronica, del verificarsi di un errore durante la fase di aggiornamento dei documenti fiscali in modo da tener traccia dell'evento indesideratao e far si che questi non passi inosservato.

Vi starete chiedendo, che bisogno c'è di inviare una mail in caso di errore non basta mostrare un messaggio che informi dell'accaduto. Tenete conto che l'utente medio, qualisasi software stia usando, difficilmente legge i messaggi di errore emessi, tipicamente quando chiede assistenza riferisce “il programma ha dato un errore” e alla domanda “cosa c'era scritto nell'errore” nove volte su dieci la risposta è “Bo! non ho letto”.

Per abilitare la funzione di invio della mail è necessario innanzitutto configurare correttamente i parametri per l'invio della posta elettronica tramite l'apposita sezione presente in “Parametri di Base” successivamente va configurato l'indirizzo email del supervisore ossia l'indirizzo email della persona che dovrà ricevere in tempo reale il messaggio e per finire attivata l'opzione relativa all'invio in caso di errore su documento.


Aggiornamento collegamento registratore telematico alle specifiche XML Ver.7

By Basilio Speziale at maggio 03, 2021 18.05
Filed Under: Sette - Gestionale, Nuove funzioni

Nell'ultimo anno nel mondo dei registratori telematici ha esordito un nuovo standard per la gestione e la trasmissione dei dati fiscali fra dispositivo e Agenzia delle Entrate. Questo, detto in soldoni, ha comportato l'aggiornamento del firmware interno al dispositivo cassa ed il relativo aggiornamento del software gestionale per l'implementazione vera e propria delle nuove specifiche.

Le novità introdotte del nuovo tracciato Xml Versione 7.0 mirano a rimuovere i limiti del tracciato utilizzato finora (XML Versione 6), questi è stato adeguato come dichiarato, per permettere una più corretta e completa elaborabilità dei dati.

Il nuovo formato permetterà di superare alcune delle attuali limitazioni, tra le quali la duplicazione d’imposta per i corrispettivi, nel caso in cui poi segua la fattura elettronica richiesta dal cliente. Il tutto in attesa che Agenzia delle Entrate decida di mettere a disposizione dei servizi di consegna dei corrispettivi telematici, che renderebbero completamente automatizzabili le operazioni di registrazione in contabilità dei corrispettivi giornalieri.

In particolare Agenzia delle Entrate per consentire un comodo periodo di adeguamento dei registratori telematici ha stabilito che a partire dal 1° marzo 2020 è possibile trasmettere i dati delle chiusure sia nel vecchio che nel nuovo formato

A partire dal 1° Ottobre 2021 i dati dei dovranno essere trasmessi esclusivamente nel rispetto del nuovo formato XML versione 7.0 questo ovviamente a meno di proroghe.

Vi ricordo che l'indicazione non è facoltativa ma rappresenta un obbligo fiscale ciò significa che a partire dalla data indicata, ci sara un taglio netto, ossia i dispositivi non aggiornati non saranno più in grado di inviare i dati di chiusura fiscale esponendo l'esercente ad un serio rischio di sanzioni.

In tutto questo scenario SETTE gestisce sia la vecchia che la nuova versione dei protocolli di collegamento con attualmente la possibilità di scegliere all'interno dei parametri di configurazione della vendita al banco, quale usare in base al firmware installato nella vostra cassa. Va comunque ricordato che a partire dalla data di assunzione dell'obbligo SETTE, commuterà in automatico al nuovo formato anche se questi non è stato precedentemente attivato.

Fra le modifiche introdotte è importante indicare la distinzione fra beni e servizi, infatti per ogni importo inviato al dispositivo è necessario specificare direttamente o tramite assegnazione al reparto, a quale delle due tipologie questi si riferisce. Altra importante novità è l'introduzione di nuove tipologie di “Totali” utilizzati per la chiusura dello scontrino. Legato a quanto detto prima è il “Non riscosso Servizi” che va utilizzato nel caso uno scontrino riferito a dei servizi non viene pagato nell'immediato. Altro totale di interesse per quelle attività a seguito dell'emissione di uno scontrino fiscale emettono fattura elettronica riferita allo stesso è il “Non riscosso Segue Fattura” che provvederà a indicare nello scontrino stesso che sarà seguito da fattura e molto importante conteggerà i dati iva separatamente in modo da farli sovrapporre con quelli in seguito inviati dal sistema di fattura elettronica.

Altra importante novità e per chi accetta buoni pasto dovrà espressamente indicarlo tramite l'utilizzo di un totale apposito indicando di volta in volta oltre all'importo anche il numero di buoni incassati.

Su “Servizio” → “Parametri vendita al Banco” → “Cassa” sono adesso presenti dei nuovi parametri di configurazione in grado di indicare a SETTE a quali dei totali della cassa corrisponde ognuna delle nuove funzionalità.

 

Bacheca Avvisi – Avviso Mancato invio fattura a Sistema di Interscambio

By Basilio Speziale at febbraio 28, 2021 22.20
Filed Under: Fattura elettronica, Nuove funzioni

Implementata in SETTE la funzione “Bacheca Avvisi” destinata a contenere eventuali messaggi di avviso generati in automatico dal programma e destinati ad attirare l'attenzione dell'utente sul verificare e/o fare una data azione.

Può capitare che nell'emissione di una fattura questa non venga spedita contestualmente al sistema di interscambio, magari perché la si vuole ricontrollare più tardi o la si è posta nell'aria di transito e dimenticata li.

Sette oltre a mostrare lo stato della fattura come “Non Inviata” ogni volta che la si va a controllare, dalla versione successiva alla 2007.1 provvederà ad avvisare l'utente che lo specifico documento non risulta ancora inviato.

Il controllo verrà eseguito in maniera del tutto automatizzata, ogni volta che il programma viene avviato. Oltre a ciò è anche possibile chiedere a sette di rieseguire i controlli e mostrare gli eventuali avvisi in bacheca ogni volta lo si ritenga necessario semplicemente utilizzando il menu “Info ?” → “Mostra bacheca Avvisi”.

Come da tradizione, la funzione di avviso può essere disattivata utilizzando il menu di configurazione “Servizio” → “Parametri di base” → Sezione ”Protezione/Avvisi”.

Basilio Speziale

Laureato in Scienze dell'Informazione presso l'università degli studi di Bari nel 1989, nonchè perito in elettronica industriale.