Cinquantanni dallo sbarco sulla luna

By Basilio Speziale at luglio 19, 2019 22.22
Filed Under: Blog, Tecnologie

 

Lo so sembra un accodarsi all'evento del giorno ma non posso fare a meno di salutare i cinquanta anni dal “grande balzo per l'umanità”. In verità di grandi balzi almeno nel ventesimo secolo ne sono stati fatti almeno altri due molto meno celebrati ma non meno importanti per il nostro destino. Il primo è sicuramente opera di Guglielmo Marconi che ha domato le onde radio permettendo all'umanità di fare molto più di un grande balzo, sena il quale gli altri non si sarebbero neanche potuti immaginare, il secondo è stata l'accensione del fuoco nucleare controllato da parte di Enrico Fermi, ambedue uomini di scienza italiani ed ambedue NON profeti in patria.

Torniamo alla Luna, nei vari resoconti si dice spesso che molto della tecnologia moderna è figlia del progetto Apollo senza spiegarne il motivo.  L'elettronica dell'era pre Apollo era fondamentalmente basata sulle valvole termoioniche, ricordate i vecchi televisore che una volta accesi dovevano “riscaldarsi” prima di incominciare a funzionare. Le valvole sono dei componenti elettronici racchiusi in un tubo di vetro più o meno ingombrante e sottovuoto, sia mai il sottovuoto venisse compromesso la valvola andrebbe “bruciata” ed ovviamente smetterebbe di funzionare. Capite che basare tutta l'elettronica di una navetta con destinazione Luna andata e ritorno su dispositivi del genere estremamente ingombranti e decisamente fragili era una cosa possibilmente da evitare.

La soluzione stava nella emergente tecnologia del silicio e nello studio di tutta una serie di processi di miniaturizzazione dai quali sono nati i microchip al silicio che a parità di funzionalità occupavano decisamente meno spazio sono sicuramente più resistenti a sollecitazioni meccaniche rispetto all'involucro del termoionico.

La tecnologia dei microchip sviluppata in quel periodo sta alla base dell'evoluzione di tutta l'elettronica moderna ed è grazie a quel punto di partenza se oggi tutti noi ci troviamo in tasca uno smartphone (Guliemo Marconi → Microchip → Smartphone).

Ma il progetto Apollo ha dato tanto altro al mondo moderno prodotti come il teflon che riveste le padelle di tutti noi, o i cibi liofilizzati che possono essere conservati per periodi prima impensabili. Tanto ha ancora da dare, le “Celle a combustibile” sono state sviluppate per fornire energia in poco spazio e queste saranno sicuramente il cuore della prossima generazione di auto elettriche che compreremo fra una ventina di anni.

Se qualcuno avesse ancora dei dubbi sull'utilità dell'esplorazione spaziale ricordate che la popolazione mondiale è in continuo e costante aumento, si arriverà ad un punto nel quale il pianeta non avrà risorse sufficienti per tutti, a quel punto le soluzioni sono due, la classica da sempre adottata dalla nostra specie ossia sanguinose guerre per accaparrarsi quel poco che resta da parte di alcuni a discapito di altri, oppure quella che a me piace immaginare ossia trovare altri mondi da colonizzare espandendo i nostri orizzonti. In appoggio a questa soluzione ricordo che il 12 Ottobre del 1942, sempre un Italiano NON profeta in patria, un nuovo mondo lo ha trovato sul serio.

Basilio Speziale

Laureato in Scienze dell'Informazione presso l'università degli studi di Bari nel 1989, nonchè perito in elettronica industriale.