Zoom elenco documenti fiscale da altro anno

By Basilio Speziale at luglio 15, 2023 11.50
Filed Under: Sette - Gestionale, Nuove funzioni

La funzione di “Zoom documenti” è disponibile in SETTE semplicemente premendo il tasto F5 durante la compilazione di tutte le tipologie di documento come ad esempio ddt, fatture, preventivi e similari. Questa risulta comodo quando sia se si sta cercando uno specifico documento per modificarlo sia nell’utilizzo della funzione “carica da altro documento” con la quale è possibile, con pochi click, compilare un nuovo documento ricopiandone uno già esistente indipendentemente dal fatto che questi sia dello stesso tipo e che si trovi o meno nell’anno in uso.

Nello specifico è stata modificato il funzionamento della procedura di accesso ad uno specifico documento diverso come tipologia da quello che si sta compilando e presente su un anno differente da quello in uso. Adesso è possibile accedere alla funzione con un unico passaggio attivabile premendo il tasto “Da altro anno” disponibile sulla parte sinistra della finestra di zoom.


 

Una volta premuto il tasto, SETTE mostrerà una nuova finestra nella quale è possibile indicare in un unico passaggio sia la tipologia di documenti da mostrare sia da quale anno estrarli.

Premuto il tasto “OK” SETTE mostrerà un nuova finestra di Zoom con elencati i documenti richiesti.

 

 

Quando programmi si scrivevano con i buchi

By Basilio Speziale at maggio 13, 2023 19.44
Filed Under: Tecnologie

Aprendo un vecchio libro del primo anno di università ci ho trovato dentro, usata come segna pagina, una scheda perforata. Questa richiama alla memoria i tempi nei quali il caricare un programma su un computer era fatto in maniera del tutto diversa da come si è oggi abituati.

All’inizio dei miei studi universitari ho fatto appena in tempo a vedere i sistemi a scheda perforata utilizzati nei laboratori di informatica negli anni precedenti, le macchine dedicate alla perforazione delle schede erano già state smontate e messe da parte in un angolo del laboratorio. Per noi matricole erano disponibili dei, decisamente più comodi, terminali a caratteri collegati al sistema di calcolo se stava nell’edificio accanto.

Dai racconti dei colleghi più avanti negli studi, la scrittura di un programma tramite schede perforate era una cosa che aveva bisogno dei suoi tempi infatti ogni scheda era costituita da dei rettangoli di cartoncino spesso del formato di 80 colonne per 12 righe, con una riga per i numeri decimali del programma e una riga per la descrizione del codice. Il programma veniva scritto sulla scheda con l'aiuto di una macchina per la perforazione che produceva i fori in corrispondenza delle colonne e delle righe indicate. Questi fori rappresentavano il codice binario delle istruzioni del programma.



Ogni scheda in genere rappresentava una singola linea di codice questa significava che se il programma era formato ad esempio da 10.000 linee di codice vi ritrovavate con uno scatolo con dentro un egual numero di schede in carta ordinate per numero di linea, pensate al volume occupato ed al peso dello scatolone.

Per poter eseguire il programma, lo scatolo contenete le schede andava consegnato al centro di calcolo per essere inserito in un’apposita unità di lettura, che interpretava il codice binario attraverso una serie di contatti elettromeccanici. Questi contatti trasformavano le istruzioni in segnali elettrici che venivano inviati all'unità centrale di elaborazione, dove venivano schedulati per l’esecuzione, Successivamente, magari il giorno, dopo ti consegnavano un tabulato con sopra stampati i risultati dell’esecuzione del tuo programma.

Come detto, al mio primo anno di università questi sistemi erano già storia passata anche se non tanto lontana visto che quanto detto mi e stato raccontato da studenti più “anziani” che lo avevano vissuto di persona.

Già dal secondo anno il centro di calcolo si era trasferito lasciando libero l’edificio per l’allestimento di un moderno laboratorio equipaggiato di Personal Computer IBM con modernissimi floppy da cinque pollici ed un quarto per la fantastica capienza di 180 Kbyte (notare il Kilo) e con a bordo (sul floppy) il nuovo sistema operativo MS DOS versione 1.0.

L'uso delle schede perforate comunque aveva alcuni vantaggi, come la possibilità di creare programmi complessi anche senza avere accesso a un computer e la possibilità di archiviare i programmi su schede che occupavano poco spazio. Il termine “poco spazio” come il resto va ovviamente inquadrato nel tempo e rapportato all’allora stato stato delle tecnologie dell’informazione.

L’utilizzo di schede perforate non era una novità nel panorama tecnologico, si trattava dell’adattamento di una tecnologia già da tempo affermata del settore della tessitura apparsa in Inghilterra nel XVIII secolo ed utilizzata per controllare i telai.

La tecnologia delle schede perforate per la tessitura è stata sviluppata da un tessitore francese di nome Joseph Marie Jacquard, che ha creato un sistema di tessitura meccanica che utilizzava schede perforate per controllare il movimento dei fili sui telai. Questo sistema ha rivoluzionato l'industria tessile, poiché ha permesso la produzione di tessuti complessi e decorativi in modo molto più veloce ed efficiente di quanto possibile sino a quel momento.

Le schede perforate di Jacquard contenevano i disegni dei tessuti e venivano inserite in un telaio speciale, il cosiddetto telaio Jacquard. Il tessitore poteva creare disegni molto complessi, perché poteva programmare il movimento dei fili con grande precisione attraverso le schede perforate. Il movimento dei fili seguiva il percorso dei fori presenti nella scheda, che rappresentavano il disegno del tessuto.

Questo sistema ha permesso di tessere tessuti molto più complessi di quelli che si potevano ottenere con i telai tradizionali, dove il tessitore doveva muovere manualmente i fili durante la tessitura. Inoltre, il sistema di tessitura meccanica ha reso il processo di tessitura molto più efficiente e ha permesso di produrre quantità maggiori di tessuti con minori costi di produzione.



L'invenzione del telaio Jacquard ha avuto un impatto enorme sull'industria tessile e ha contribuito alla nascita della rivoluzione industriale.

Di fatto le schede perforate di Jacquard erano il software ed il telaio era il sistema di elaborazione che produceva il tessuto. L'idea è di fatto alla base dell’utilizzo delle schede perforate per la programmazione dei primi computer e per la seconda volta ha contribuito ad una ulteriore rivoluzione industriale.

 

 

Scontrino digitale dematerializzato

By Basilio Speziale at aprile 04, 2023 20.16
Filed Under: Sette - Gestionale, Nuove funzioni

Lo scontrino digitale, o dematerializzato come preferisco chiamarlo, è una evoluzione del normale scontrino telematico previsto dalle normative che regolamentano l’emissione dei documenti commerciali di vendita. Si tratta di un’ulteriore passo verso la digitalizzazione che dovrebbe semplificare l’operatività del punto cassa.

In definitiva il registratore telematico invece di stampare il tradizionale documento su carta, confeziona un file pdf contenente copia identica alla versione che avrebbe stampato e gli appone una firma digitale conforme alle normative vigenti rendendolo di fatto unico ed inalterabile. Questi viene memorizzato all’interno della memoria del dispositivo e reso disponibile per l’invio al cliente.

Il cliente a sua volta, ricevuto il file pdf potrà archiviarlo ed utilizzarlo oltre che per far valere l’eventuale garanzia per ogni situazione dove deve essere fornita prova certa dell’acquisto.

La modalità di firma utilizzata dalla stampante fiscale è PadES, questa offre il vantaggio di permettere la visualizzazione del documento firmato con un qualsiasi software per la lettura dei file pdf come l’omnipresente Acrobat Reader.

Vediamo come SETTE gestisce questa nuova modalità di emissione.

Come prima cosa va correttamente configurato il modello di stampante fiscale, vi ricordo che non tutti i modelli disponibili sul mercato sono compatibili con questa funzionalità, anzi sono pochi e perlopiù di fascia medio alta. Come nostra abitudine è possibile attivare/disattivare la funzione di emissione pdf direttamente dai paramentri di configurazione della vendita al banco [Menu Servizio] → [Paramentri vendita al banco] → [Cassa]. Da qui una volta specificato il modello di registratore è possibile impostare a “SI” la voce “Permetti scontrino dematerializzato


 

 

Fatto questo sulla procedura di vendita a banco, al momento di stampare lo scontrino fiscale, SETTE renderà disponibile la nuova opzione tramite menu che permetterà di scegliere fra Scontrino “Tradizionale su carta” e “Dematerializzato – PDF”.


Scelta l’opzione “Dematerializzato” la cassa, senza stampare alcun che, provvederà a creare il file pdf archiviarlo nella sua memoria interna e ad inviarlo a SETTE per completare il processo di emissione.

Ricevuto lo scontrino dalla cassa SETTE presenterà la finestra per l’invio della posta elettronica già precompilata e contenente in file pdf come allegato, questa va completata con l’indirizzo email del cliente se questi non è già disponibile nell’anagrafica clienti di SETTE. Premendo il tasto “Invia” il messaggio di posta elettronica verrà spedito completando così il processo di emissione.

Considerate che la normativa fiscale prevede che il registratore telematico provveda alla creazione e messa a disposizione del file pdf ma nulla dice sul come recapitarlo al cliente (Si fanno le pentole ma non i coperchi). Nel nostro caso SETTE utilizza la posta elettronica in modo da semplificare e velocizzare l’intera procedura ma nulla vi vieta di salvare il file sul vostro pc e recapitarlo al cliente in altro modo.

Una nota a margine del tutto personale, è che in molti contesti questo nuovo metodo di emissione viene enfatizzato come ecologgio ossia permette un risparmio di carta per il commerciante e soprattutto per l’ambiente. Se vero che risparmiamo quei pochi centimentri di carta dello scontrino è anche vero che comunque si è introdotto un tempo in più per la gestione della vendita ovvero chiedi la mail al cliente, registrala e via dicendo. Nello specifico del risparmio di carta e del corispondente albero salvato non pensate che il cliente che deve usare lo scontrino per una cosa qualsiasi come ad esempio allegarlo al certificato di garanzia, arrivato a casa la prima cosa che fa è stamparlo su un bel foglio A4 con tanti saluti per l’albero risparmiato prima. Se volessimo andare più a fondo la email inviata per arrivare a destinazione va comunque a consumate un suo quanto di energia sulla rete, energia quasi sicuramente prodotta tramite combustibili fossili.

 

 

Valori predefinito per blocco “Altri Dati Gestionali” su fattura elettronica

By Basilio Speziale at marzo 11, 2023 17.58
Filed Under: Sette - Gestionale, Fattura elettronica

Nelle specifiche tecniche Fattura Elettronica versione 1.7.1, pubblicate da Agenzia delle Entrate, sono state aggiunti nuovi valori predefiniti per il blocco “AltriDatiGestionali” questi può all’occorrenza accompagnare ognuna delle righe che costituiscono il corpo della fattura e permettono di indicare informazioni aggiuntive inerenti il rigo stesso.

Per comodità vi riporto l’elenco dei possibili valori ed il relativo significato (in burocratese) per come riportato nel documento tecnico sopra citato a proposito del campo TipoDato, e dei valori assunti dai ripsettivi campi RiferimentoTesto e/o RifermentoData in base allo specifico TipoDato.


TARGA

Al fine di riportare il dato della targa in fattura (es. d.P.R. del 09/06/2000 n. 277).

[RiferimentoTesto]

Riporta la targa del mezzo per il quale si effettua il rifornimento

N.DOC.COMM

Al fine di riportare in fattura il riferimento ad uno scontrino o ad un documento commerciale, nei casi in cui l’operazione “fatturata” sia stata così precedentemente rendicontata.

[RiferimentoTesto]

Va valorizzato con l’identificativo alfanumerico del documento commerciale.

[RiferimentoData]

Va valorizzato con la data di emissione dello scontrino o del documento commerciale.

INVCONT

Al fine di riportare in fattura il riferimento ad operazioni di cui all’articolo 21 comma 6 bis lettera a) del d.P.R. n. 633/72.

INTENTO

Al fine di riportare in fattura il riferimento ad operazioni non imponibili, ai sensi dell’art. 8, comma 1, lett. c) del decreto del Presidente della Repubblica 26 ottobre 1972, n. 633 e da trasmettere al sistema SDI, nei confronti di un esportatore abituale.

[RiferimentoTesto]

Va valorizzato riportando il protocollo di ricezione della dichiarazione d’intento e il suo progressivo separato dal segno "-" oppure dal segno "/" (es. 08060120341234567-000001).

[RiferimentoData]

Deve riportare la data della ricevuta telematica rilasciata dall’Agenzia delle entrate e contenente il protocollo della dichiarazione d’intento

F24

Al fine di riportare in fattura l’informazione circa l’avvenuta regolarizzazione dell’imposta a debito con versamento tramite modello di versamento F24 in sede di liquidazione periodica dell’IVA.

NellAnno

Nel caso di estrazione di beni dal deposito IVA avvenuta nello stesso periodo d’imposta in cui è stata effettuata l’immissione o l’acquisto del bene custodito in deposito.

AnniPreced

Nel caso di estrazione di beni dal deposito avvenuta in un periodo d’imposta successivo a quello in cui è stato effettuato l’acquisto senza pagamento d’imposta.

NB1 NB2 NB3

Nel caso si volessero rappresentare operazioni che, seppur formalmente rientranti nel campo applicativo dell’imposta di bollo, non devono essere assoggettate all’imposta per via di specifiche disposizioni normative,

NB1” se l’imposta di bollo non è applicabile ai documenti assicurativi in quanto assorbita nell’imposta sulle assicurazioni.

NB2” se l’imposta di bollo non è applicabile ai documenti emessi da soggetti appartenenti al terzo settore.

NB3” se l’imposta di bollo non è applicabile ai documenti emessi fra banca e cliente correntista, poiché l’imposta di bollo su tali documenti è già assorbita nell’imposta di bollo sull’estratto conto


Su SETTE è possibile compilare le informazioni necessarie direttamente al momento dell’emissione della fattura elettronica utilizzando la sottosezione “Altri Dati Gestionali” della sezione Dettaglio del documento xml. Qui per comodità è possibile scegliere il valore predefinito per il campo TipoDato oppure inserire manualmente il valore desiderato.

 

Nuovo documento fattura elettronica TD28

By Basilio Speziale at febbraio 11, 2023 20.07
Filed Under: Sette - Gestionale, Fattura elettronica

Con la publicazione delle specifiche tecniche versione 1.7.1 Agenzia delle Entrate ha introdotto alcune novità per quanto riguarda la composizione del file xml dela fattura elettronica. Oltre all’introduzione di nuovi codici di errore ed a l’ottimizzazione del blocco “Altri Dati Gestionali” la novità più rilevante è l’introduzione di un nuovo documento identificato dalla sigla TD28 che di fatto segue le regole delle autofatture anche se AdE lo identifica più come una comunicazione che come una fattura.

 

Il nuovo documento va utilizzato nel caso di acquisto di beni da San Marino per i quali si è ricevuta una fattura cartacea con identificazione dell’iva.
Per effetto della introduzione del nuovo documento, nel caso riceviate una fattura cartacea con addebito dell’IVA da un soggetto residente a San Marino, dovrete emettere una fattura elettronica, inviandola al sistema di interscambio con Tipo documento TD28.

Notate che questo vale solo se sulla fattura cartacea son presenti le invormazioni IVA, nel caso invece queste non ci siano, ovvero non avete pagato IVA al fornitore, si applicano le stesse regole dei fornitori esteri.

 

Per completezza si riporta quanto indicato da Agenzia delle Entrate nelle specifiche tecniche versione 1.7.1 aggiornate al 30/09/2022 riguardo il documento TD28

 

ACQUISTI DA SAN MARINO CON IVA (FATTURA CARTACEA) – TD28

Descrizione dell’operazione: il soggetto passivo IVA residente o stabilito in Italia che riceve una fattura cartacea con addebito dell’imposta da soggetto residente nella Repubblica di San Marino, deve predisporre un documento con Tipo Documento TD28 e inviarlo tramite SdI per rispettare l’obbligo di comunicazione di cui all’articolo 1, comma 3-bis, del decreto legislativo 5 agosto 2015, n. 127. In presenza di una fattura cartacea emessa da un fornitore di San Marino con addebito dell’imposta va utilizzato il documento TD28 e non il TD19 che, invece, deve essere adoperato per l’assolvimento dell’imposta ai sensi dell’articolo 17, secondo comma del d.P.R. 26 ottobre 1972, n. 633, nel caso in cui la fattura ricevuta dall’operatore sammarinese (elettronica o cartacea) sia senza addebito dell’imposta.


Compilazione del documento XML TD28

- <CedentePrestatore>: dati del C/P residente nella Repubblica di San Marino emittente la fattura cartacea con addebito dell’imposta.
- <CessionarioCommittente>: dati del C/C italiano.
- <Data> della sezione “Dati Generali”: la data di effettuazione dell’operazione indicata nella fattura cartacea emessa dal C/P sammarinese
- <Numero>: consigliabile adoperare una numerazione progressiva scelta dal mittente (ad esempio il protocollo del registro acquisti).
- <DatiFattureCollegate>: numero e data della fattura cartacea originale emessa dal fornitore sammarinese.
- Indicazione di imponibile e imposta, come indicato nella fattura cartacea ricevuta.

 

All’interno di SETTE il nuovo documento è presente nel menu “Documenti” → “Autofatture” e può essere gestito con la stessa semplicità ed efficienza degli altri documenti.

 

 

Basilio Speziale

Laureato in Scienze dell'Informazione presso l'università degli studi di Bari nel 1989, nonchè perito in elettronica industriale.