In fase di fatturazione, come conseguenza degli arrotondamenti dettati dalla normativa, ci sono degli importi che creano dei problemi nel momento in cui viene eseguito lo scorporo dell'iva.
Di fatto ci si accorge che come totale fattura si ottiene un importo eccedente o mancante di un centesimo rispetto a quello di partenza. Come se non bastasse il recente passaggio dell'IVA dal 20% al 21% ha aumentato la frequenza di comparsa del fenomeno.
Vediamo un esempio pratico per capire cosa succede numericamente, supponiamo di avere un importo comprensivo di iva 21% di 80,00 euro, scorporando con una normale calcolatrice si ottiene un'imponibile di 66,115702 che arrotondato con metodo matematico a due decimali diventa 66,12. Ma adesso viene il bello perché calcolando l'iva otteniamo 13,8852 che va sempre arrotondato con metodo matematico a 13,89 sommando imponibile ed iva (66,12 + 13,89) ecco venir fuori 80,01.
La soluzione per mostrare in fattura l'importo tondo di 80,00 euro è di fatto quella di ridurre di un centesimo l'imponibile senza toccare l'importo dell'iva anche a costo di ottenere un inesattezza dal punto di vista matematico.
Adesso su piede fattura di SETTE, vicino al totale documento, sono presenti due piccoli pulsanti tramite i quali è possibile diminuire di un centesimo l'imponibile senza toccare l'iva o in caso di centesimo mancante, aumentare l'iva mantenendo inalterato l'imponibile.
Il principio a quale si ispira la soluzione proposta è quello che in nessun caso l'iva deve essere inferiore a quella dovuta facendo i calcoli ed arrotondamenti come da normativa.
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